E’ il 7 Settembre, le strade di Roma sono calde ma annegate da una di quelle piogge che sembrano tempesta. Scende così tanta acqua, che le strade ormai sgorgano. “Ma quando le rifaranno le tubature in questa città?” pensa Tommaso. Per le strade, i motorini accostano, le persone scappano verso il rifugio più vicino e il caos prende sempre più il sopravvento. “Sempre la solita storia, appena la pioggia s’infittisce a Roma sembra d’essere in guerra!”.
TOMMASO è un ragazzo alto, normalmente di un aspetto quasi ordinato, ma oggi ha un’aria persa ed i suoi trent’anni sembrano essere diventati sessanta. Il suo atteggiamento assomiglia molto a quello di un vecchio signore che commenta i cantieri. Solo che lui non sta in piedi con le braccia dietro alla schiena: è seduto fra una macchina e un cassonetto e fissa di nascosto una finestra, mentre si lamenta della sua città.
Ha appena lasciato SARA, la sua ragazza. Sono stati insieme 7 anni (più due da amici speciali) e proprio stamattina, poco prima che la pioggia facesse la sua comparsa, ha deciso di lasciarla senza darle spiegazioni. Poi, si è nascosto ad osservarla all’incrocio che punto la finestra di camera sua. La luce in camera di Sara è spenta, dalla finestra non si vede niente. Sembra proprio che in casa non ci sia nessuno…